Cos'è l'Ortodonzia?
L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio e correzione della posizione anomala di uno o più elementi dentali.
L’ortodonzia non è da confondersi con l’ortognatodonzia la quale non si limita alle manipolazioni dei denti ma va oltre, occupandosi anche delle malformazioni delle ossa mascellari e delle ripercussioni che tali irregolarità hanno sull’aspetto del viso e sull’efficacia di funzioni quali la respirazione, la masticazione e la fonazione.
La pratica ortodontica consiste sostanzialmente in due tipi di terapia che molto spesso sono consequenziali.
- Terapia chirurgica: si attua estraendo quei denti che ostacolano l’allineamento e l’articolazione degli altri o la corretta posizione dento-facciale.
- Terapia meccanica: si attua mediante la costruzione di diversi tipi di apparecchi che potremo suddividere in:
- Apparecchi attivi: agiscono direttamente con la loro forza quando viene attivata (es. apparecchi con viti, archi, molle ecc.)
- Apparecchi passivi: sfruttano le forze masticatorie essendo di per sé inattivi (es. placca vestibolare, piano inclinato, ecc.)
Prevenire è meglio che curare
In assenza di particolari problematici gli apparecchi possono essere consigliati, lì dove risultassero necessari, intorno all’età di 9-12 anni, a seconda delle diverse situazioni cliniche di ciascun bambino.
Prevenire è meglio che curare.
Ortodonzia invisibile
L’ortodonzia invisibile, in odontoiatria, è un insieme di tecniche utilizzate per riallineare i denti in modo che i dispositivi utilizzati non possano essere visibili dall’esterno. Molto spesso il paziente adulto che necessita di un trattamento ortodontico prova ansia e imbarazzo legate ai problemi estetici e funzionali degli attacchi posizionati sulla superficie esterna dei denti. Proprio per questo motivo sono state messe a punto queste metodiche attraverso le quali è possibile riuscire a spostare ed allineare i denti senza creare disagio al paziente.
Una di queste tecniche prevede l’utilizzo di mascherine trasparenti, chiamate allineatori, che sono “quasi invisibili” perché l’interlocutore non riesce a vederle a “distanza sociale” ma solo da molto vicino o addirittura solo dopo rimozione. La differenza rispetto alle metodiche tradizionali è la possibilità di rimuoverle per mangiare e lavarsi i denti. Fili, elastici e attacchi fissi sopra i denti vengono usati solo per i casi più complessi. Ogni mascherina viene utilizzata per 15 giorni e, millimetro dopo millimetro, i denti si riallineano, creando sorrisi regolari.
Si parla invece di ortodonzia totalmente invisibile quando quest’ ultima non viene assolutamente vista dall’esterno.
L’ortodonzia linguale che si applica sulla superfici interna dei denti è una tecnica totalmente invisibile. Si divide in una ortodonzia linguale con attacchi che sfrutta l’applicazione di piccoli dispositivi adesi alla superficie interna dei denti ed un filo che passa attraverso di essi e che ne determina lo spostamento, e in una ortodonzia linguale senza attacchi che sfrutta un filo adeso direttamente alla superficie interna dei denti che determina lo spostamento di questi ultimi senza l’interposizione di attacchi.